Matrimonio

La convalidazione semplice

La convalidazione semplice è l’atto con il quale si trasforma un matrimonio nullo in matrimonio valido.  Consiste nel rinnovo del consenso matrimoniale, senza la necessità di osservare di nuovo la forma canonica.

La convalidazione avviene al momento della concessione della grazia. 

Perché possa verificarsi la convalidazione semplice devono  verificarsi due condizioni:

  1. Cessazione dell’impedimento da cui è derivata la nullità o la legittima dispensa dal medesimo;
  2. Rinnovo del consenso, almeno da parte del coniuge consapevole di esso
La sanazione in radice

La sanazione in radice di un matrimonio nullo consiste nella sua convalidazione senza rinnovazione del consenso, concessa dalla competente autorità; essa comporta la dispensa dall’impedimento, se ce, e dalla forma canonica, se non fu osservata, nonché la retroazione al passato degli effetti canonici. Si dice “al radice” perché viene sanata la radice del matrimonio – il consenso.

Si esige che il consenso di entrambe le parti persista nel momento in cui il matrimonio venga sanato in radice, nonché l’accettazione delle proprietà fondamentali del matrimonio.

La separazione dei congiungi

La Chiesa, pur consentendo in casi di particolare gravità la interruzione della convivenza coniugale, insiste nel richiamare i coniugi alla riconciliazione e al ristabilimento dalla loro effettiva unione, secondo i principi della carità cristiana.

Procedura

La parte innocente che intende separarsi definitivamente dal coniuge colpevole deve rivolgersi alla competente autorità ecclesiale, perché nessuno può agire di propria iniziativa.

Per le cause di separazione si può agire anche il magistrato civile.